domenica 28 febbraio 2010

Salviamo il Fotogiornalismo Italiano

Siamo un gruppo di Fotogiornalisti italiani, ci rivolgiamo all'Ordine dei Giornalisti ed alla Federazione Nazionale della Stampa ritenendo che non sia più rinviabile l'affrontare il degrado che colpisce la nostra Professione.

1 commento:

  1. Spett: Ordine Nazionale dei Giornalisti
    Federazione Nazionale Stampa Italiana – Consiglio nazionale


    Siamo fotogiornalisti italiani, ci rivolgiamo all’Ordine dei Giornalisti e alla Federazione Nazionale della Stampa ritenendo che non sia più rinviabile l’affrontare il degrado che colpisce la nostra professione.
    La continua corsa al taglio dei costi da parte degli amministratori delle case editrici, basata sulla strana idea che economia di mercato voglia dire “ spendere il meno possibile” e non “spendere il necessario per avere un prodotto migliore della concorrenza”, ha innescato un processo in cui la concorrenza sleale e il dumping sono premiati. Il livello che hanno raggiunto i prezzi delle fotografie che sono pubblicate sui giornali è talmente basso e i termini di pagamento talmente dilatati, che possono essere accettati solamente da agenzie fotografiche che non pagano i collaboratori, che usano manodopera subordinata senza inquadrarla secondo le norme di legge, e che usano, pagando in nero, pensionati, studenti e dopolavoristi. Tutti gli altri lavorano in perdita.
    Chiediamo che l’OdG e la FNSI si facciano carico del problema, partendo da una severa verifica della legittimità della natura dei rapporti di lavoro che legano i fotoreporter alle agenzie fotografiche e le stesse agenzie agli editori.. Che affrontino il problema dell’uso abusivo di immagini nelle versioni online dei quotidiani. Che svolgano un’opera di sensibilizzazione degli uffici stampa e delle istituzioni affinché venga impedito l’accesso agli eventi degli abusivi e dei non accreditati..
    Noi tutti conosciamo lo stato di crisi in cui versa il mondo dell’editoria ma questo non può giustificare in alcun modo la violazione delle più elementari norme che regolano i rapporti di lavoro. Stiamo assistendo alla distruzione di una parte fondamentale dell’informazione giornalistica e difendere i professionisti che la producono deve diventare una delle priorità di chiunque abbia a cuore la libertà di stampa.
    Sicuramente noi fotogiornalisti non lasceremo che continui ad avvenire in silenzio .

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